NOMI BOTANICI

NOMI COMMERCIALI

Quercus sessiflora Salisb. Sin

Quercus petraea Lieblein

Famiglia di appartenenza: Fagaceae.

Spessart, Eiche, Wintereiche Germania

Sessile oak Gran Bretagna

Chêne rouvre Francia

Roura Spagna

Rovere Italia

CARATTERISTICHE

USI PRINCIPALI E LAVORAZIONI

Il legno è ben differenziato, con alburno giallastro e durame bruno. Nelle sezioni radiali il legno è caratterizzato dalla presenza di raggi midollari che vengono definiti come “specchiature”.
Ha fibratura diritta anche se piuttosto irregolare e tessitura grossolana. Il durame è particolarmente resistente in situazioni climatiche carartterizzate dall’alternanza di secco ed umido èd è resistente all’usura.

Si tratta di uno dei legni più largamente utilizzati in tutti i settori, sia come massiccio che come tranciato: spazia dal settore navale alle costruzioni civili fino ad arrivare ai mobili. È usato anche come paleria, anche immerso in acqua, per botti, listoni da pavimento, traversine ferroviarie ecc. Le giunzioni con chiodi e viti tengono molto bene ma comunque si consiglia la preforatura delle sedi. Si lavora, inoltre, con facilità, si lascia tinteggiare e verniciare senza particolari problemi.

Curiosità
Il genere Quercus è rappresentato da oltre 500 specie differenti, distribuite in tutte le zone temperate della terra. In Italia la più utilizzata da un punto di vista industriale è la Q. sessiflora (rovere). Inizialmente si riteneva che farnia, rovere, roverella fossero delle sottospecie della Q. Robur, mentre oggi si preferisce dare una più esatta definizione botanica: la specie Q. pedunculata viene definita farnia, la Q. pubescens è nota come rovella e la Q. sessiflora si definisce rovere.
Le differenze botaniche sono comunque ben poche ed anche le caratteristiche tecnologiche di impiego sono praticamente comuni alle varie specie. Nel commercio italiano si indicano le varie specie con il comune nome di rovere: ad esempio quello che sul mercato viene definito come rovere di slavonia è in pratica una farnia.