Pino Silvestre

12 settembre 2015 •

NOMI BOTANICI
NOMI COMMERCIALI
Pinus sylvestris L.

Famiglia di appartenenza: Pinaceae.

Kiefer, Föhre Germania

Pin sylvestre Francia

Forle, forche Austria

Scots pine, redwood Gran Bretagna

Pino di Svezia, pino silvestre Italia

AREALE DI CRESCITA
Il pino silvestre cresce in tutta Europa, particolarmente nelle sue zone settentrionali ed orientali. Il Italia è diffuso nelle Alpi, particolarmente nel Trentino-Alto Adige e nell’Appennino settentrionale sia in boschi puri che misti con alte conifere e con il faggio (zone del Fagetum e del Picetum).

CARATTERISTICHE
USI PRINCIPALI E LAVORAZIONI
È un legno ricco di resina dove l’albuno e il durame sono ben individualizzabili: il primo è bianco-rosato, mentre il durame si presenta giallastro tendente al bruno-rosato. A differenza dell’abete rosso o del larice, i canali resiniferi sono visibili e molto appariscenti. Ha tessitura media, con fibratura diritta. Si tratta purtroppo di un legno sensibile agli attacchi di particolari funghi cromogeni e del Capricorno delle case. I fughi cromogeni provocano rapidamente delle alterazioni di colore (il cosiddetto azzurramento), mentre il coleottero produce danni notevoli anche in materiale già posto in opera: scavando gallerie riduce la resistenza al carico di travi.
Nonostante l’alto contenuto di resina possa causare dei problemi di lavorazione, è un legno largamente utilizzato, grazie anche all’utilizzo senza problemi di colle, lacche e vernici.
È adatto a svariati utilizzi: dalla carpenteria interna ed esterna ai serramenti di porte e finestre, dai listoni per pavimenti ai mobili rustici, dalle traversine ferroviarie agli imballaggi e può essere utilizzato anche per pasta da legno.

Curiosità
La specie Pinus comprende una notevole varietà di generi, che crescono non solo nei paesi nordici, con struttura e utilizzo abbastanza simili al Pinus sylvestris.
L’ampio utilizzo del P. sylvestris è dovuto, oltre che alle sue caratteristiche di lavorabilità, anche alla vasta estensione delle sue piantagioni. Da tenere in considerazione è, tuttavia, il fatto che molto spesso le differenziazioni botaniche sono molto meno sensibili delle differenziazioni dovute alla zona di crescita (differenti condizioni climatiche), per cui il nome botanico da solo può non costituire sempre una garanzia di qualità.

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