Guibourita ehie J. Léonard

Famiglia di appartenenza: Leguminosae caesalpiniaceae.

Il legno è conosciuto ovunque con il nome di Ovangkol raramente viene utilizzato il nome di  Amazakoué. In Italia, invece, alcuni utilizzatori gli hanno dato il nome di Daniela.

L’alburno e iil durame sono ben individualizzabili: il primo è biancastro e non molto largo, il durame appare, invece, grigio brunastro, con venature più scure strette ed accompagnate da altre più larghe rosso-brunastre. Possono essere presenti dei depositi bianchi calcarei. Ha tessitura fine con fìbratura per lo più regolare, è piuttosto duro e pesante; è molto stabile una volta essiccato. Può essere confuso con il mutenye.

La lavorazione è facile nonostante sia un legno piuttosto duro. Unioni con chiodi e viti tengono bene ma è necessaria la foratura preliminare delle sedi. Viene utilizzato sia come massiccio che come tranciato per mobili di pregio e per pannellature. Trova anche impiego nella costruzione di parquet a mosaico, cornici e lavori al tornio.